L’ossigeno disciolto (DO) è un parametro che esprime la quantità di ossigeno disciolto nell'acqua. L’ossigeno disciolto è un parametro fondamentale per definire l’idoneità alla vita di un corpo acquifero, e la sua misura è uno dei parametri per stabilirne il livello di inquinamento.

L'ossigeno può dissolversi in acqua attraverso un processo di aerazione dell'acqua durante l’attraversamento di rapide o cascate, o può essere un sottoprodotto della fotosintesi effettuata dalle alghe. La riduzione dell’ossigeno disciolto e può avere effetti drammatici sulla qualità dell'acqua e sulla stabilità degli ecosistemi.

Livelli minimi di DO in un corpo idrico possono danneggiare la vita acquatica, ostacolando la respirazione e impedendo reazioni chimiche nelle piante. Anche livelli troppo elevati di OD possono avere effetti negativi sugli ecosistemi.

La misura dell’ossigeno disciolto può essere effettuata in laboratorio o direttamente sul campo mediante delle apposite sonde. La misura sul campo può avvenire utilizzando il metodo galvanico (che sfrutta la permeabilità di una specifica membrana) o mediante il metodo ottico (sfruttando la capacità della molecola di ossigeno di assorbire una fluorescenza di una particolare lunghezza d'onda) il primo metodo necessita di un flusso costante di acqua sotto la membrana mentre il secondo non ha limitazioni particolari di utilizzo e si presta ad essere utilizzato anche in condizioni difficili (per esempio acque reflue, ambienti angusti, ecc.).
Per la misura del DO in campo possiamo utilizzare delle sonde dedicate come per esempio la sonda AquaPlus (elettrodo ottico) o delle Sonde Multiparametriche come le sonde AP-700 e AP-800 (che nella configurazione standard rilevano l’ossigeno disciolto con il metodo galvanico) o come le sonde AP-2000, AP-5000 e AP-7000 (che utilizzano elettrodi ottici). Queste sonde consentono di monitorare l'ossigeno disciolto in percentuale di saturazione, nonché in milligrammi per litro. Il vantaggio nell’utilizzo di una sonda multiparametrica rispetto ad una sonda monoparametrica, sta principalmente nel fatto che la prima, con una unica lettura, consente di acquisire anche una serie di altri parametri che sono molto utili per determinare la qualità delle acque.